Mettetevi nelle mie scarpe. O forse sarebbe meglio io mi mettessi nelle vostre. Ogni paio racconta una storia. Ed e' quello che spero di riuscire a fare in questo blog. Grazie anche all'aiuto di chi, come me, crede sia ancora necessario parlare di quello che ci succede intorno. Per non dimenticare chi siamo e dove stiamo andando. Per questo vi invito a fotografare e raccontare chi c'e' dietro un paio di scarpe. Perche' "This boots are made for walking" non e' solo una canzone.

Valentina

Monday, January 25, 2010

L'albergo dei gatti e la donna che li amava troppo

Ecco Caroline. Perfetto esempio di come un paio di scarpe possano trarre in inganno. Si', perche' spesso sono le uniche che nascondono perfettamente l'eta' di una persona. Non ci sono lifting o chirurgie che tengano (specialmente in una citta' come Los Angeles). Se guardate una donna partendo da un paio di scarpe, potrei scommettere, vi riuscira' ad ingannare. Caroline ha infatti un'eta' indecifrabile. Potrebbe avere quarant'anni portati male o settanta portati benissimo. Con le sue scarpette rosse cammina leggera sul pavimento coperto di moquette, nella luce volutamente soffusa del suo Cat Hotel. E' li' che la incontro. Circondata da una cinquantina di gatti. Ha tramutato la sua passione in un business. "Al momento non molto proficuo" ci tiene a precisare. Con questa crisi economica che frusta il mondo ma piega in due l'America, anche i suoi clienti, celebrita' che lasciano qui i gatti quando viaggiano o sono impegnati per lavoro, sono diminuiti. A trentacinque dollari al giorno - questa la tariffa dell'albergo - capiamo anche perche'. Lei l'hotel l'ha rilevato da meno di due anni dalla proprietaria che, ormai anziana, cedeva l'attivita'. Cosi' l'immagino, questa vecchia signora, ingrigita assieme a quei gatti che, spesso, sono probabilmente stati piu' fedeli di amici o mariti, uscire dalle porte di questo albergo con la sua valigia, fatta di ricordi e sospiri smarriti. Poi e' arrivata Carolin. La sua voce dolce nasconde un destino che non immagino diverso. Gattara per amore. Locandiera per dovere. Molti dei gatti che immediatamente si avvicinano strusciandosi sulle mie gambe, zoppicano, sono senza qualche occhio o addirittura ciechi. Dubito che proprietari ricchi scelgano animali sfortunati. Caroline mi spiega che, dato il lavoro a rilento, molte delle gabbie (ma guai a chiamarle cosi' di fronte a lei che le descrive come piccoli appartamenti), sono vuote e lei le usa per ospitare piccoli randagi, abbandonati e picchiati che forse non avrebbero avuto altro destino, se non la morte. "A casa ho altri dieci gatti", rivela quasi vergognosa. Ed e' facile capire perche'. Forse proprio per quel destino che la accomuna con la proprietaria precedente e che, agli occhi della societa', la fa sembrare pazza e sola. L'amore ha tante forme. Sfido chiunque a dire che anche questo non lo sia.

Valentina

1 comment:

  1. poor cats...poor owners. life can be so empty when you are not able love and take care for a pet you have been longing for.

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