Mettetevi nelle mie scarpe. O forse sarebbe meglio io mi mettessi nelle vostre. Ogni paio racconta una storia. Ed e' quello che spero di riuscire a fare in questo blog. Grazie anche all'aiuto di chi, come me, crede sia ancora necessario parlare di quello che ci succede intorno. Per non dimenticare chi siamo e dove stiamo andando. Per questo vi invito a fotografare e raccontare chi c'e' dietro un paio di scarpe. Perche' "This boots are made for walking" non e' solo una canzone.

Valentina

Friday, January 22, 2010

A Los Angeles non piove mai.

Ecco a voi la prima foto di scarpe che sono costretta (causa avversità climatiche) a postare in questo blog nuovo di zecca.
In realtà sono stivali; stivali marroni con un tacco basso e con inserti in velluto. Sono vintage, comprati anni fa', in un negozietto dell'usato in via del Governo Vecchio a Roma. E' proprio da lì, da Roma, dalla capitale, che sono partita da poco piu' di una settimana.
Ho deciso di prendere tre mesi tutti per me, un pausa dal lavoro e da confusioni esistenziali varie, per traferirmi a Los Angeles - la città degli angeli. Città tanto amata in vacanza e città tutta da scoprire da abitante.

Convinta di trovarmi "l'estate-tutto-l'anno" con il il sole, il caldo e i baywatch anche in inverno (è così che ce la raccontano in tv, no?) mi ritrovo invece a leggere titoli di giornali che hanno tutt'altra idea: "Dangerous storm hits L.A.","Weather : Evacuations, Flooding, Dangerous Surf " ,
"Biggest storm of the week poses 'significant threat' e così via...
Piove ininterrottamente da sei giorni e ovviamente in uno stato come la California, dove raramente c'è maltempo, i disagi e i danni non sono indifferenti.
E' stato buffo vedere come nei primi due giorni i los angelini apprezzavano questa novità metereologica: "wow! qui non piove mai!L'aria è piu' pulita dopo la pioggia! e poi si vedono le stelle durante la notte perchè il cielo è limpido", quasi invidiando i nostri cieli grigi e gli inverni gelidi che fanno così tanto "Europa-Malinconica&Intimistica". Ma ora, osservandoli bene, è chiaro che anche loro non ne posso piu' di tutta quest'acqua. Enough is enough!
Sono i loro piedi i primi a parlare! Stanno chiedendo aiuto! Vogliono tornare a prendere aria, a vedere il sole, ad abbronzarsi! S
embrano gridare: "Dateci le nostre flip-flop, i nostri sandali, le nostre ballerine! Stiamo diventando intolleranti a tutto questo cotone misto acrilico!!please, ridateci la libertà!" .
Ovviamente io sono la prima a sperare che ciò accada presto.
Per quanto mi renda conto che fra 50 anni l'aneddoto di una Los Angeles allagata sarà il racconto della buonanotte preferito dei miei nipoti increduli, questa settimana di pioggia deve finire! Ho imbarcato nel volo con me ben 10 chili di scarpe, e non li ho imbarcati per farle stare rinchiuse in casa a prendere polvere! Credo che mi spetti il sacrosanto diritto di far provare a tutte loro, care e affezionate scarpine, come ci sente a passeggiare per la walk of fame di Hollywood, ad insabbiarsi sulle infinite spiagge di Santa Monica e a ballare nei locali alternativi di Echopark.
E' il minimo che si puo' fare quando si ama tanto qualcosa, giusto?
I totally love my shoesssssssss!
s.

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